A San Gallo la polizia ha confermato martedì che la pista principale delle indagini sull’omicidio di un uomo in una moschea della città, avvenuto venerdì scorso, si baserebbe sul movente della vendetta personale tra cittadini di origine albanese. Infatti, l’uomo che ha sparato barbaramente sulla vittima mentre quest’ultima era intenta a pregare, lo avrebbe fatto per vendicare la morte del fratello, avvenuta nel 1997.
Le autorità inquirenti hanno confermato che il killer e il suo bersaglio sono di origine albanese e che 17 anni fa furono coinvolti in un diverbio che a Walenstadt causò la morte di un giovane, che era appunto il fratello dell’aggressore della moschea.
Venerdì, subito dopo il delitto, nella comunità locale si è diffusa la convinzione che si fosse trattato di un possibile fatto di sangue per motivi personali, come lo indicherebbe la brutalità dell’uccisione, in pratica una sorta di esecuzione.
Red. MM/ATS/EnCa