Simulare il ritrovamento di un capo di selvaggina, rimanere fermi per 20 minuti nonostante il rumore di uno sparo, ubbidire agli ordini: queste sono le prove che devono superare i cani da traccia e i loro conduttori. Quelli abilitati in Ticino sono una quarantina ma ne servono molti di più, almeno una sessantina.
Tali animali sono utili durante la stagione della caccia o durante gli incidenti stradali per aiutare a ritrovare e recuperare la selvaggina ferita, si possono muovere sul territorio ed entrano in azione dopo una lunga formazione ed un esame che coinvolge anche il loro padrone. Domenica ad Olivone 9 coppie hanno ottenuto l'abilitazione per aver aver superato le tre prove indicate.
Serse Pronzini, presidente di "Cani da traccia Canton Ticino", ha spiegato che questi animali con i loro conduttori intervengono, chiamati dalla polizia cantonale e dall'ufficio caccia e pesca per aiutare a ritrovare la selvaggina ferita. Misura, come spiegato dal guardiacaccia Athos Conti, prevista dalla legislazione federale e cantonale, per evitare - per esempio - che un animale ferito resti agonizzante per giorni.