"Coi vicini bisogna trovare il modo di convivere e costruire assieme". Così, alle Cronache della Svizzera italiana, il professor Remigio Ratti, esperto di questioni transfrontaliere, e co-autore del volume di Coscienza svizzera intitolato "Capire e vivere le frontiere", legge l’avvenire delle relazioni economiche con l'Italia e la Lombardia dopo il "no" ticinese alla partecipazione ad Expo 2015.
"Oggi vogliamo salvaguardare delle posizioni senza averne più le premesse. Un tempo c’erano le rendite di frontiera, come la manodopera abbondante o i capitali italiani in gestione nelle banche. Ora queste cose vengono meno", ha spiegato Ratti. "L’autarchia ticinese è un’illusione. Bisogna trovare altre soluzioni", ha concluso, invitando la politica ad andare oltre i segnali lanciati dal popolo.
CSI/Red. MM