Ticino e Grigioni

Concessione di vantaggi, in Ticino mancano regole

Dopo la vicenda che ha coinvolto i vertici degli impianti di risalita di Arosa, un giro d’orizzonte sulla situazione normativa nel cantone

  • 24.10.2024, 05:30
  • 24.10.2024, 12:07
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Immagine d'archivio

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Di: Seidisera/RSI Info 

Sono stati assolti dal Tribunale regionale di Landquart (GR) da molteplici accuse di concessione di vantaggi il presidente del consiglio di amministrazione e il direttore degli impianti di risalita di Arosa (GR). Per anni le funivie avevano offerto a politici e funzionari di Arosa e Coira skipass gratuiti o a prezzo ridotto. Ma in Ticino qual è la situazione?

Per quanto riguarda i dipendenti pubblici è chiara: i regolamenti dei comuni ticinesi fanno stato di un esplicito divieto a ricevere regali. La città di Lugano, ad esempio, ha emanato un’apposita ordinanza che regolamenta i regali e i vantaggi personali. In questo caso possono essere accettati fino a un massimo di 50 franchi, non devono però compromettere l’indipendenza e la capacità di agire del dipendente. Una formulazione analoga è prevista anche per i dipendenti del Canton Ticino.

Non esistono però regole precise per chi ricopre una carica a livello politico. In passato ci sono stati alcuni casi di regali e vantaggi. Ricordiamo tra i più recenti, quello dell’ex vicesindaca di Bissone, prosciolta nel 2017 da ogni accusa in seguito all’accettazione di un robot per pulire la piscina regalato da una ditta legata agli stabilimenti balneari del comune.

A livello cantonale

E per i ministri cantonali? “I consiglieri di Stato hanno una regolamentazione che disciplina gli omaggi”, spiega alla RSI il cancelliere di Stato Arnoldo Coduri. “Se sono omaggi a titolo personale, possono rimanere alla persona se di valore limitato. Posso dire che negli ultimi anni non c’è stato nessuno che ha ricevuto grandi regali. So che a Luigi Pedrazzini anni fa avevano regalato una mucca quando aveva terminato come presidente della Conferenza dei governi cantonali. Ci sono invece altri regali, quelli ricevuti come rappresentanza del Consiglio di Stato, che rimangono al Cantone”.

La prassi attuale – ha anche detto Coduri - prevede che i consiglieri di Stato notifichino al cancelliere i regali di un certo valore. Per il Gran Consiglio non esistono norme specifiche. I servizi generali del Parlamento sottolineano però - e citiamo - che il comportamento dei deputati è comunque sottoposto a standard etici che mirano a prevenire situazioni inappropriate.

Non esiste nessuna norma superiore che precisi questi aspetti per consiglieri comunali e municipali, ha precisato alla RSI Marzio Della Santa, capo sezione degli enti locali del Canton Ticino. Nel caso dovrebbero essere disciplinati dal regolamento organico dei dipendenti comunali, ma al momento non risultano esserci comuni che hanno regolato questi aspetti.

Emerge, dunque, chiaramente che per le diverse autorità cantonali e comunali c’è una mancanza di regole precise sui limiti dei regali che si possono accettare. Viene lasciata libertà al buon senso dei singoli, ma ricordiamo che il Tribunale federale, con il caso Maudet, ha comunque definito inappropriati tutti i regali accettati che comportano un vantaggio.

07:02

Arosa e gli skipass controversi

SEIDISERA 23.10.2024, 18:39

  • Keystone
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