La Costa Concordia è tornata in assetto verticale. I lavori di rotazione (parbuckling) si sono conclusi alle 4:00 di martedì dopo oltre diciannove ore.
"Oggi abbiamo messo a segno un punto decisivo per l'allontanamento della nave dall'isola", ha detto il capo della protezione civile Franco Gabrielli al termine delle operazioni. Alle sue parole hanno fatto eco quelle dei tecnici, i quali hanno affermato che "meglio di così non poteva andare". Ora la nave da crociera poggia su un fondale costruito artificialmente.
Sotto l'aspetto ambientale non ci sarebbero problemi, ma ci sono molti danni sulla nave e sul lato sommerso sono presenti enormi deformazioni (vedi foto), dovute - spiegano gli addetti ai lavori - all'impronta degli scogli. La nave sarà portata via dall'Isola del Giglio, ma non prima della prossima primavera; la stima dei costi per la sua rimozione, compreso lo smantellamento, si aggira intorno ai 600 milioni di euro. Nessuna traccia invece dei corpi dei due dispersi, la cui ricerca rimane una priorità.
L'imbarcazione si era arenata a poche centinaia di metri di fronte all'Isola del Giglio, in Toscana, il 13 gennaio del 2012, dopo aver urtano uno scoglio. Nell'incidente sono morte 30 persone, altre due sono ancora date per disperse.
TXT/Red.MM
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