Ticino e Grigioni

Decreto d’accusa per un agente

Un poliziotto della cantonale accusato di irregolarità nella gestione di armi: sotto la lente 34 oggetti senza le necessarie autorizzazioni

  • 02.09.2021, 16:37
  • 20.11.2024, 19:45
00:30

Dal Notiziario delle 14.00 del 02.03.21

RSI Info 02.09.2021, 16:48

  • ©Ti-Press
Di: eb 

Il procuratore generale ticinese, Andrea Pagani, ha emanato un decreto d'accusa nei confronti di un agente della polizia cantonale, in riferimento a irregolarità emerse nella gestione di oggetti sequestrati nell'ambito di inchieste penali, e in particolare di alcune armi.

Le ipotesi di reato sono di falsità in documenti (con riferimento alla falsificazione di una firma su un contratto di acquisto di un'arma) e ripetuta infrazione alla Legge federale sulle armi e le munizioni (per aver posseduto 34 armi e parti essenziali d'arma nonché 645 chilogrammi di munizioni senza aver dato avvio alle necessarie procedure di autorizzazione).

L'inchiesta ha invece permesso di escludere la commissione dei reati di appropriazione indebita e sottrazione di cose requisite o sequestrate. Nel decreto d'accusa si propone una condanna a una pena pecuniaria di 150 aliquote giornaliere sospesa condizionalmente oltre a una multa e al pagamento di spese e tasse di giustizia.

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Poliziotto sotto inchiesta

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Decreto d'accusa per un agente della cantonale

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