Ticino e Grigioni

"Disconnessi? Sì, ma..."

Una legge in Francia fa staccare il cellulare ai dipendenti, ma che ne pensano le ditte ticinesi?

  • 14.01.2017, 19:25
  • 08.06.2023, 03:01
La maggior parte delle aziende interpellate ha rifiutato di parlare dei propri contratti

La maggior parte delle aziende interpellate ha rifiutato di parlare dei propri contratti

  • © Ti-Press/Benedetto Galli

Una nuova norma è entrata in vigore dall'inizio dell'anno in Francia e permette ai dipendenti di non essere raggiungibili 24 ore al giorno da parte delle loro aziende, una sorta di "diritto alla disconnessione". Una legge di questo tipo, tuttavia, non esiste in Svizzera. Ma quali sono le esigenze di alcune delle società presenti in Ticino?

"Non abbiamo nessuna regola citata in un contratto sulla reperibilità — ha detto Alberto Siccardi, presidente del gruppo Medacta, ai microfoni della RSI (ascolta l'audio) —. Abbiamo una persona, che viene alternata, responsabile della sicurezza degli impianti. Se c'è un allarme, chiediamo la reperibilità".

"In generale non ci aspettiamo nessuna disponibilità al di fuori dell'orario di lavoro, salvo per i dirigenti — ha sottolineato Sandro De Pellegrin di Avaloq — È anche vero che non poter più leggere delle email dopo il lavoro potrebbe causare stress supplementare sul proprio impiego. D'altronde gli impiegati stessi sono in grado di valutare quanto è utile agire in un modo piuttosto che in un altro". La maggior parte delle aziende interpellate, comunque, ha rifiutato di parlare dei propri contratti.

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