Ticino e Grigioni

Donne in piazza per una “società femminista”

Alle 18 a Bellinzona è partito il corteo, così come in molte altre città in Svizzera – Manifestazione nazionale a Berna

  • 14.06.2024, 20:33
  • 14.06.2024, 22:51
00:46

In piazza per la parità

Il Quotidiano 14.06.2024, 19:00

Di: Quot/ATS/dielle 

14 giugno fa rima con manifestazioni per i diritti delle donne, anche nella Svizzera italiana. A Bellinzona infatti, alle 18, è partito il corteo con “un appello per una società femminista”.

Alla marcia hanno aderito una ventina di associazioni, coordinate dal collettivo femminista “io lotto ogni giorno”. Le manifestanti chiedono che i compiti tra uomini e donne vengano equamente distribuiti, che non ci sia differenzia salariale tra i sessi e che si faccia fronte con determinazione alla violenza sulle donne. Per le e i partecipanti è inoltre importante che la società tutta resti unita contro le discriminazioni di genere, facendo riferimento anche alle comunità omosessuali.

Durante la giornata si sono svolte varie azioni e manifestazioni in diverse città, tra cui Plainpalais a Ginevra, in Place de la Riponne a Losanna (con quasi 20’000 presenti) e Delémont, oltre che nella Svizzera tedesca e come scritto in Ticino. Anche a Zurigo diverse migliaia di persone si sono riunite in serata per denunciare in particolare la violenza sulle donne, mentre a Berna c’è stata una grande manifestazione nazionale, con un corteo partito alle 18 che secondo gli organizzatori ha raggruppato 35’000 persone.

616149695_highres.jpg

La manifestazione a Berna

  • keystone

“Manifestiamo per la parità di retribuzione, di trattamento e di diritti per tutti, e contro gli attacchi alle donne e alle minoranze sessuali sul lavoro, nella vita privata, in politica e persino nella cultura”, ha dichiarato il sindacato Syna. Non va poi dimenticata l’uguaglianza nelle pensioni, “perché la disuguaglianza salariale si ripercuote sulle pensioni”.

UNIA: “Un salario minimo di 5’000 franchi”

Da parte sua, il sindacato UNIA chiede un salario minimo equo di 5’000 franchi al mese al di là del genere, ma anche proprio per compensare le diseguaglianze: “È scandaloso che quasi la metà delle donne che hanno concluso un apprendistato guadagni meno di 5’000 franchi”, afferma il sindacato.

Le donne si sentono dire che il loro lavoro vale meno e questo le fa giustamente “arrabbiare”, ha dichiarato la presidente di UNIA Vania Alleva venerdì a Berna. “È incredibile che le donne in Svizzera guadagnino ancora 1’500 franchi in meno al mese rispetto agli uomini”, ha aggiunto. È anche scandaloso che una donna su tre sia ancora vittima di molestie sessuali sul lavoro. Ed è una vergogna per la ricca Svizzera che un quarto delle donne sia colpito dalla povertà in età avanzata.

Una migliore politica di uguaglianza

Alliance F Suisse, la più grande organizzazione femminile svizzera, ha chiesto infine una politica di parità più convincente: una migliore protezione contro la violenza nei confronti di donne e ragazze, la parità di retribuzione a parità di lavoro e migliori condizioni quadro per la conciliazione tra lavoro e vita familiare.

01:58

Lo sciopero delle donne

Telegiornale 14.06.2024, 20:00

05:08

14 giugno e sciopero femminista

SEIDISERA 14.06.2024, 18:51

  • © Ti-Press, Samuel Golay
rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare