Occhietti vispi, coda lunga, pelo marrone e ventre chiaro, scavano gallerie e sono attivi notte e giorno. Sono piccoli ma molto numerosi e alquanto invadenti: quest'anno i topolini selvatici sono in sovrannumero a causa dell'inverno mite e dell'abbondanza di cibo.
“Quest'anno i faggi hanno prodotto molti semi: i topi, durante l'inverno, hanno quindi potuto contare su un'enorme fonte di cibo, riproducendosi a dismisura”, ci spiega il biologo Tiziano Maddalena.
I danni causati da questi animaletti sono stati segnalati soprattutto nel Bellinzonese e nel Locarnese, con materiali danneggiati nei rustici e orti saccheggiati.
Una situazione analoga a quanto avvenuto nel 2005 e nel 2012, che dovrebbe tuttavia tornare alla normalità nell’arco di un anno.
“Ora come ora non si può far granché - aggiunge Tiziano Maddalena - ma stanno aumentando i predatori naturali, come donnole, serpenti o rapaci. I topini sono destinati a diminuire, ma non subito”. La natura, quindi, con il suo equilibrio dinamico riporterà tutte le specie alla normalità.
Quotidiano/Red.MM
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