Ticino e Grigioni

"Lugano potrebbe dover pagare..."

Con Giovanni Brianza, giurista presso la Zurigo Assicurazioni, abbiamo discusso delle conseguenze della "vicenda Fabro"

  • 09.09.2013, 17:38
  • 05.09.2023, 18:27
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Il giorno dopo il disastro allo "Spazio espositivo -1" a Lugano, dove è stata distrutta un'opera di Luciano Fabro, una domanda è sulla bocca di tutti: chi paga? Ne abbiamo parlato con Giovanni Brianza, giurista presso la Zurigo Assicurazioni.

"La città potrebbe essere chiamata in causa"

“Le parti coinvolte sono tre: i proprietari dell’opera, la città di Lugano, alla quale la scultura è stata prestata, e il giornalista, che ha causato il disastro”, ci ha detto Brianza. Inoltre “se il giornalista fosse stato presente in veste professionale, anche l’assicurazione del datore di lavoro poteva diventare parte in causa”.

Detto questo “il giornalista risponde per la sua responsabilità personale e da questo punto di vista andrà appurato se la sala era sovraffollata oppure se è stato spinto”. Un elemento, il sovraffollamento, che potrebbe chiamare in causa la città. “Idem se non sono state prese le necessarie misure di protezione verso la scultura. Sarebbe un'evidente negligenza e entrerebbe quindi in gioco la legge sulla responsabilità degli enti pubblici e degli agenti pubblici”.

“Andrà poi appurato - precisa Brianza - qual è il rapporto tra il collezionista e la città. Verosimilmente siamo di fronte a un ‘contratto innominato’; in pratica contempla diversi aspetti di vari contratti: il comodato, ovvero la messa a disposizione in forma gratuita dell’oggetto, o la locazione. Ai fini della responsabilità comunque cambia poco”.

"Il valore dell'opera è quello attuale"

Come proseguirà adesso questa vicenda? “Verrà fatta un’inchiesta, poi saranno le compagnie coinvolte a dover trovare una soluzione. Può essere affidata alla polizia, ma anche essere interna”. In seguito un perito dovrà stabilire il valore dell’opera. “Siamo di fronte a un danno completo, per cui il montante andrà stabilito in base al valore attuale”. In seguito le compagnie coinvolte dovranno trovare un accordo. “La vicenda dovrebbe comunque risolversi in tempi abbastanza rapidi, perché le circostanze che hanno concorso al verificarsi del danno sono abbastanza chiare”.

SP

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