Il processo nei confronti di Johan Cosar, il ticinese partito in Siria per difendere dall'IS le comunità cristiane, è arrivato alle battute finali. Per il 36enne ex sergente dell’esercito svizzero, giovedì mattina nell'aula del Tribunale penale federale di Bellinzona è infatti arrivata dall'accusa una richiesta di pena per "180 aliquote giornaliere sospese per 3 anni e 2'200 franchi di multa, per ripetuto servizio militare straniero". La difesa a fine mattina ha chiesto il proscioglimento da tutte le accuse.
Alla sbarra davanti alla giustizia militare anche il cugino, per il quale vengono chieste 70 aliquote sospese per 2 anni e 1'500 franchi di multa, per aver arruolato, o tentato di arruolare svizzeri. La sentenza è attesa per venerdì.
I due devono infatti rispondere dello stesso reato, quello di indebolimento della forza difensiva del paese, sancito dall’articolo 94 del Codice penale militare.
Cosar, richiesta pena pecuniaria
Il Quotidiano 21.02.2019, 20:00