L'inchiesta avviata contro il funzionario del ministero pubblico non riguarda il pagamento in nero di una sola persona, il badante del padre. Lunedì, a casa del segretario giudiziario la polizia ha trovato pure una donna delle pulizie, di nazionalità brasiliana. Sulle prime il giurista ha provato a negare. Dopo aver trascorso la notte in cella, martedì si è però arreso all’evidenza.
Le cifre del raggiro
Evidente, per il procuratore Nicola Respini, anche il fatto che sarebbe stato sempre il 41enne a orchestrare, nel 2013, il matrimonio di comodo tra il badante e la suocera, dal passaporto elvetico ma residente all’estero. La coppia percepì illecitamente prestazioni complementari sia dall’AVS, sia dalla cassa malati. E la cifra – altra novità di oggi (mercoledì) – è di quelle importanti. Si parla di oltre 50'000 franchi, incassati a partire dal 2012.
L’ombra del ricatto
La magistratura sta infine cercando di far luce anche sul presunto ricatto che il badante sostiene d’aver subìto da parte del funzionario. L’uomo ha dichiarato di essere stato costretto a versargli alcune migliaia di franchi. Circostanza che il 41enne nega con fermezza.
Francesco Lepori
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