Il deputato della Lega dei ticinesi Boris Bignasca ha presentato martedì il suo primo atto parlamentare: una mozione che chiede che la bandiera europea venga bandita in Ticino. La notizia viene riportata dal portale TicinoNews.
Nel testo, sottoscritto anche dai colleghi di partito Omar Balli, Silvano Bergonzoli, Gianmaria Frapolli, Silvana Minoretti, Maruska Ortelli, Angelo Paparelli e Giancarlo Seitz, come pure dal democentrista Marco Chiesa, viene ricordato che ogni anno, il 5 maggio si celebra “la Giornata dell’Europa, in ricordo dell’adozione nel 1949 a Londra dello Statuto del Consiglio d’Europa”, di cui la Svizzera è membro dal 1963. In questa occasione viene esposto lo stendardo del Consiglio, che però è lo stesso adottato dall’UE. Un gesto che viene però percepito dalla popolazione come un appoggio all’Unione.
“È forse utile ricordare – scrive il figlio del Nano – come i ticinesi si siano sempre espressi in maniera chiara contro l’adesione (…) e anche contro gli accordi bilaterali”. Ed è proprio “nel rispetto della chiara volontà popolare” che la bandiera blu/gialla non dovrebbe più essere esposta sugli edifici pubblici.
mrj