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Bombardamenti senza sosta sull'Ucraina

Mosca colpisce ancora le città e le loro centrali elettriche - I russi si preparano intanto a sgomberare Kherson - Cadono bombe vicino alla centrale di Zaporizhia

  • 19 October 2022, 09:35
  • 27 February, 10:07
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  • UCRAINA

RG 09.00 del 19.10.2022. - Il servizio di Stefano Grazioli

RSI Mondo 19.10.2022, 10:52

  • Twitter/@TpyxaNews
Di: AFP/Reuters/EnCa

Continuano i bombardamenti russi, soprattutto usando i droni di fabbricazione iraniana, contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Mercoledì notte dodici Shahed-136 lanciati dalle truppe del Cremlino hanno danneggiato una centrale elettrica a Kryvyi Rih, nell'Oblast di Dnipropetrovsk (nel sud del Paese). Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare locale, Oleksandr Vilkul. Diversi villaggi nella regione e un'area della città sono rimasti senza corrente elettrica.

La situazione è molto delicata pure a Enerhodar, località dove ha sede la centrale nucleare di Zaporizhia, la più grande d'Europa. La città è rimasta senza elettricità e acqua, stando a quanto ha reso noto il sindaco Dmitry Orlov. Per gli ucraini i russi hanno attaccato con missili S-300 l'abitato e zone non distanti dall'impianto. Una ricostruzione contestata da Mosca, secondo la quale sarebbero stati i soldati di Kiev a tentare (inutilmente) di riprendere il controllo del sito atomico.

Ondate di droni kamikaze (venduti da Teheran), proiettili d'artiglieria e missili scagliati dai soldati russi sono caduti mercoledì anche su, Donetsk, Kharkiv, Kiev, Ivano-Frankivsk, Chernihiv e Zhytomyr. Gli obiettivi sono sempre civili, come infrastrutture critiche o edifici residenziali.

Ripristinata la linea elettrica alla centrale di Zaporizhia

Mercoledì il direttore dell'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (AIEA) Rafael Grossi ha reso noto che la centrale nucleare ucraina della località di Enerhodar (Oblast di Zaporizhia), bombardata nella notte, è stata ripristinata la connessione all'ultima linea elettrica rimasta in funzione: si tratta della terza interruzione di corrente elettrica alla struttura nell'arco di dieci giorni.

"Le ripetute interruzioni dimostrano quanto sia precaria la situazione della sicurezza nucleare nella più grande centrale nucleare europea durante l'attuale conflitto militare in Ucraina", ha spiegato Grossi, ribadendo la "necessità di istituire una zona di protezione per la sicurezza nucleare intorno all'impianto, a seguito dei frequenti bombardamenti che hanno interessato la centrale o le sue vicinanze negli ultimi mesi".

Le forze ucraine hanno inoltre reso noto che mercoledì notte hanno abbattuto 12 droni russi di fabbricazione iraniana nella regione di Mykolaiv, nel sud del Paese: lo ha reso noto il governatore della regione, Vitaliy Kim, che cita il Comando operativo ucraino meridionale.

Intanto continua la controffensiva ucraina a est e verso sud. Se nei dintorni di Bakhmut (Oblast di Donetsk) la resistenza delle truppe russe è alla base di cruenti combattimenti, più a meridione i soldati di Mosca si preparano a sgomberare la popolazione civile da Kherson a causa dell'offensiva ucraina. L'ha detto il comandante delle forze russe in Ucraina, generale Serhei Surovikin, sottolineando che la situazione militare e tattica nella zona "è complicata".

Secondo gli ucraini, invece, il fatto che le forze di Mosca vogliano far uscire i cittadini di Kherson dalla loro città significa semplicemente che i russi si apprestano a sfruttare migliaia di persone come scudi umani. Il sito informativo liveuamap.com segnala su Twitter: "Le autorità d'occupazione nella regione di Kherson dichiarano lo sgombero della popolazione dalla riva destra del fiume Dnipro, evocando la minaccia della distruzione della diga del bacino idrico di Kakhovka".

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