Mondo

L'Aia e Ankara ai ferri corti

Duro scambio tra Erdogan e Rutte, dopo i veti imposti dagli olandesi

  • 11 marzo 2017, 19:15
  • 8 giugno 2023, 05:04
Per Rutte, questa volta Erdogan ha passato il segno

Per Rutte, questa volta Erdogan ha passato il segno

  • keystone

Il capo del Governo dei Paesi Bassi Mark Rutte ha reagito sabato pomeriggio alle dichiarazioni di Recep Tayyip Erdogan, il quale poco prima aveva definito gli olandesi dei residui del nazismo e del fascismo, affermando che quella del presidente turco è un'affermazione folle. Capisco che siano arrabbiati, ma la loro è una reazione fuori posto, ha detto il premier.

I toni tra i due paesi si sono alzati quando l'Aia ha fatto sapere che non avrebbe concesso all'aereo del ministro degli esteri di Ankara Mevlüt Cavusoglu di atterrrare per l'incontro con i connazionali, in pratica un comizio politico in vista del voto del 16 aprile sull'instaurazione in patria di una repubblica presidenziale, programmato a Rotterdam.

E il braccio di ferro prosegue

Fatma Betül Sayan Kaya, responsabile del Dicastero della famiglia in Turchia, è stata fermata dalla polizia nei pressi di Rotterdam, dov'era attesa dal console e da alcuni compatrioti. La ministra aveva annunciato l'intenzione di raggiungere la metropoli via terra dalla Germania dopo che all'aereo del suo collega era stato negato il permesso di atterrare. I Paesi Bassi stanno violando tutte le leggi internazionali, s'è ribellata la politica.

Prima reazione delle autorità del paese anatolico: l'accesso all'ambasciata e al consolato olandesi ad Ankara e Istanbul sono stati bloccati "per ragioni di sicurezza".

Pure gli olandesi alle urne

I cittadini si recheranno alle urne tra pochi giorni anche nella nazione nordica per le legislative e uno dei temi che più divide è quello concernente l'immigrazione e il ruolo dei mussulmani nella società. Il teso scambio di queste ore, quindi, rischia d'accendere ancor più gli animi e di produrre risultati forse non pronosticati.

AFP/dg

Ti potrebbe interessare