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Strage a Monaco, un arresto

Scovato sul dark web e fermato l’uomo che avrebbe venduto la pistola al 18enne che ucciso nove persone

  • 16 agosto 2016, 22:08
  • 7 giugno 2023, 22:32
Il giorno dopo l'attacco

Il giorno dopo l'attacco

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Un’operazione sotto copertura della polizia giudiziaria tedesca ha fatto scattare le manette ai polsi dell’uomo che avrebbe venduto l’arma all’adolescente che lo scorso 22 luglio ha ucciso nove persone a Monaco di Baviera.

Si tratta un 31enne, la cui identità non è stata rivelata, fermato a Marburg, un centinaio di chilometri a nord di Francoforte. Lo stesso era già finito nel radar degli inquirenti per il suo presunto coinvolgimento in altri due casi di traffico illegale di armi da fuoco.

Un Glock 17 come quella impiegata dall'omicida

Un Glock 17 come quella impiegata dall'omicida

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Gli investigatori tedeschi gli hanno teso una trappola contattandolo sul Dark Web, una porzione della Rete accessibile solo tramite appositi software, dove merce illegale di ogni tipo viene messa in vendita su siti non indicizzati. Gli agenti gli hanno così fatto credere di essere interessati all’acquisto, per ben 8'000 euro, di una Glock 17, la stessa arma impiegata dal giovane omicida.

Durante un incontro per finalizzare la compravendita, il 31enne si è poi vantato di essere stato lui ad aver venduto la pistola e successivamente 350 proiettili al 18enne di origine iraniana, suicidatosi prima di essere arrestato.

Reuters/ludoC

La nostra inchiesta: Il lato oscuro della Rete

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