La rimozione dei gas letali in dotazione all'esercito siriano dovrà essere completata entro il 31 dicembre e quella di ogni altro agente chimico entro il 5 febbraio 2014.
È quanto previsto nella bozza del piano di distruzione dell'arsenale del regime, ora sottoposta all'approvazione del consiglio esecutivo dell'OPAC, l'organizzazione che si occupa dell'eliminazione di questo tipo di armamenti.
L'esecuzione del provvedimento, che concerne più di 1'000 tonnellate di materiale, resta fissata a "non oltre il 2014" e verrà messa in pratica al di fuori dei confini del paese.
Gallery image - Siria, armi chimiche verso la rimozione
Il primo ministro albanese Edi Rama ha intanto annunciato che il suo paese ha respinto la richiesta degli Stati Uniti, i quali avrebbero voluto che accogliesse sul suo territorio le armi chimiche siriane da distruggere.
"E' impossibile partecipare a una simile operazione, poiché non ne abbiamo la capacità", ha detto il capo del Governo.
La dichiarazione, trasmessa in diretta sulla principale piazza di Tirana, è stata accolta dalle acclamazioni delle migliaia di manifestanti riuniti per dare voce al disaccordo generale dell'opinione pubblica.
ATS/SC/dg