Ci ricordiamo tutti il periodo - dal 6 luglio 2020 al 31 marzo di quest'anno - in cui sui mezzi pubblici era obbligatorio indossare le mascherine. Non tutti però si sono dimostrati ligi alle disposizioni federali. Le FFS ci hanno fatto sapere di aver segnalato circa 1.900 passeggeri che in Svizzera hanno violato le misure anti Covid-19 e di aver anche assistito a episodi di aggressività nei confronti dei loro dipendenti, soprattutto dei capitreno.
Prosciolti due agenti denunciati da un recalcitrante
Lo spunto per parlare di questo tema ci è stato offerto da un caso ticinese che ha anche avuto dei risvolti giudiziari. Riguarda due agenti della Polizia dei trasporti, denunciati da un passeggero e poi indagati per lesioni semplici, vie di fatto e abuso di autorità. Agenti che sono stati prosciolti visto che il Ministero pubblico della Confederazione ha emanato nei loro confronti un decreto d'abbandono.
Tutto si è svolto, nell'aprile dell'anno scorso, su un Intercity in viaggio tra Chiasso e Zurigo. Il passeggero, dopo aver avuto una discussione piuttosto animata con il capotreno proprio in merito all'obbligo di indossare la mascherina, è stato avvicinato dai due agenti e poi fatto scendere dal treno con la forza, dopo un lungo battibecco, alla stazione di Bellinzona. Gli agenti - in un intervento filmato dalle telecamere di sicurezza - avevano anche dovuto utilizzare manette e spray al pelpe.
Alcuni giorni dopo il passeggero ha presentato una denuncia, sostenendo di aver subito danni fisici e psicologici. Il Ministero pubblico della Confederazione - basandosi proprio sulle immagini - ha però giudicato l'intervento dei due agenti, per quanto vigoroso, non sproporzionato.
Un obbligo che ha portato ad attriti con il personale
Una storia quella che vi abbiamo appena raccontato che forse è emblematica di un periodo, quello in cui la mascherina sui treni era obbligatoria, non sempre facile per gli agenti della polizia dei trasporti e, in generale, per i dipendenti delle FFS chiamati a far applicare le regole. E proprio alle FFS, che ci hanno risposto per iscritto, abbiamo chiesto un bilancio di quel periodo.
Ecco cosa ci ha fatto sapere la portavoce Sabrina Schellenberg. "Il malumore che a volte ha prevalso nella società è stato avvertito anche dai nostri dipendenti, ma non a una maggiore aggressività in senso stretto". Ma ci sono state situazioni di episodi di violenza e aggressione ai danni di personale delle FFS.