Ticino e Grigioni

Arrivano i richiami in casa anziani

Quasi 4'000 i residenti nelle strutture ticinesi che hanno acconsentito a ricevere il booster - Prime iniezioni martedì nel Sopraceneri

  • 7 November 2021, 18:15
  • 12 June 2023, 17:03
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CSI 18.00 del 07.11.21: le spiegazioni di Franco Tanzi al microfono di Darco Degrussa

RSI Ticino e Grigioni 07.11.2021, 19:09

  • @Ti-Press
Di: Diem/CSI/Quot

In Ticino, con qualche giorno di anticipo rispetto a quanto avverrà in gran parte della Confederazione, scatta l'ora del richiamo del vaccino per gli anziani residenti negli istituti. Lunedì verranno forniti i preparati e martedì nel Sopraceneri e mercoledì nel Sottoceneri inizieranno le somministrazioni. L'obiettivo è concludere le iniezioni nel corso della prossima settimana, mentre dal 15 novembre il booster comincerà a essere distribuito tra le persone con 75 e più anni che non abitano nelle strutture. Da gennaio sarà invece la volta per gli over 65.

Dose di richiamo per gli over 65 in Ticino

Telegiornale 04.11.2021, 13:30

Gli ospiti che hanno aderito sono poco meno di 4'000, su un totale di circa 4'300 residenti (i posti letto teoricamente disponibili nelle 68 strutture ticinesi sono 4'692). Circa il 95% di chi ha ricevuto le prime dosi ha dato il suo consenso al richiamo. Un tasso di adesione elevato che permetterà di prolungare la protezione negli istituti dove negli ultimi giorni qualche contagio è tornato a manifestarsi, dopo mesi senza casi. Attualmente, stando ai dati aggiornati a venerdì resi noti dall'Associazione dei direttori delle case, in Ticino ci sono tre istituti che sono di nuovo confrontati con il coronavirus che ha contagiato 12 ospiti.

Il richiamo, come spiega alla RSI il geriatra Franco Tanzi, coordinatore del gruppo di lavoro case anziani in seno alla cellula sanitaria, diventa urgente alla luce dell'evolversi della situazione che impone di tenere sotto osservazione due focolai. Vi è quindi soddisfazione per l'elevata adesione degli ospiti alla terza iniezione alla vigilia dell'inverno e a quasi un anno dalla somministrazione della prima dose. L'efficacia del booster, accertata dagli studi internazionali, afferma il medico, dovrebbe permettere di evitare l'introduzione di altre misure restrittive.

Via libera alla terza dose

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All'interno degli istituti qualche reticenza c'è stata se le adesioni non raggiungono il 100% di chi ha ricevuto le prime dosi, ma non tale da scalfire il giudizio generale sull'adesione. "La risposta è stata ottima - sottolinea Franco Tanzi -. I numeri sono talmente grandi - spiega Franco Tanzi - che è inevitabile che qualcuno non osi fare la vaccinazione di richiamo perché magari ha avuto qualche reazione secondaria. E poi dobbiamo ricordarci che, nel frattempo, nelle case per anziani vi sono state nuove ammissioni di persone non vaccinate, parzialmente vaccinate o reduci dal Covid. Provvederemo alla vaccinazione anche per loro. Non sarà quella di richiamo, ma di prima o di seconda dose".

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