Ticino e Grigioni

I feudi politici in Ticino non ci sono più

Analisi dei risultati delle elezioni cantonali nei Comuni - Solo a Linescio c’è ancora un partito davvero dominante: il PLR al 74% – Astano il meno allineato

  • 25 April 2023, 03:51
  • 14 September 2023, 17:18
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Come cambia la cartina politica del Ticino

Come cambia la cartina politica del Ticino

  • Ti-Press/RSI
Di: Diem/L.B.

L’unica forza politica che, in Ticino, dopo le ultime elezioni cantonali può ancora dire di avere un qualche feudo è il PLR. È il partito di maggioranza relativa in 66 località e il suo primato è sempre incontrastato in una quindicina di Comuni e in tre non ha concorrenti, come evidenziato dall’analisi dei voti per il rinnovo del Parlamento dello scorso 2 aprile. Un’analisi che fa emergere qualche fatto curioso, come, per esempio, la particolarità di alcune piccole località come Linescio (il comune più granitico) e Astano (quello più frammentato). Ma si scopre anche che i Comuni nei quali si vota nel modo più simile a quello dell'intero Ticino non sono le città, come ci si potrebbe attendere dato il loro peso specifico (nei quattro poli abita oltre un terzo degli elettori), ma due località medio-piccole del Sottoceneri. Si tratta di Monteceneri e Breggia. Lì le 14 liste in corsa per il Gran Consiglio hanno ottenuto percentuali molto vicine a quelle cantonali (lo scarto medio è inferiore a 0,01 punti percentuali) e anche la scheda senza intestazione è stata usata da una quota di votanti quasi identica a quella generale (22,77%).

In un contesto in cui prevalgono la frammentazione e la personalizzazione del voto (a conferma della progressiva perdita di peso dei partiti evidenziata anche dai sondaggi RSI), ci sono però ancora alcuni Comuni dove le forze politiche hanno ancora un grande valore. A Miglieglia, Brusino Arsizio e Cerentino il ricorso alla scheda senza intestazione è stata inferiore al 15%. All'estremo opposto c'è Linescio, l'unica località dove oltre un terzo degli elettori ha deciso di non usare una scheda intestata a una delle 14 liste che si sono presentate alle elezioni del Gran Consiglio.

Il PLR supera il 74% a Linescio

Il PLR ha conquistato oltre il 74% dei voti a Linescio (con il secondo partito, il Centro, a meno dell'8%). Un risultato che non ha pari in tutto il Ticino. Il villaggio valmaggese (41 iscritti nel catalogo elettorale) è l’ultimo esempio di quelle che un tempo erano le roccaforti monocolore. Ma anche il PLR, ancora dominante in diverse località, altrove non arriva più al 50%. Il 2 aprile, oltre a Linescio, ha conquistato più del 40% dei voti solo a Morcote (PLR), mentre in un’altra decina di Comuni è andato oltre il 30%: Ascona, Quinto, Collina d'Oro, Melide, Cadenazzo, Coldrerio, Prato Leventina, Vico Morcote, Sant'Antonino, Brissago e Comano. Complessivamente è il partito che ottiene il maggior numero di voti in 65 Comuni su 106.

Il partito guidato da Alessandro Speziali (considerato anche che solo a Neggio e Bodio ottiene meno del 10%) è l’unico a poter vantare risultati del genere. Lo strapotere di un tempo è però sempre più un ricordo, come dimostrato dall’ulteriore calo dei seggi ottenuti in Parlamento dal PLR. Fino a 40 anni fa aveva ancora 35 deputati su 90, oggi gliene restano 21.

Il Centro mantiene il primato a Bodio

Alle spalle del PLR si piazza il secondo partito con la maggiore storia in Ticino: il Centro che ha la maggioranza relativa dei voti in 25 Comuni. L'ex PPD è l’unica sola altra forza partica che riesce ancora ad avere un consenso superiore al 40% in almeno un Comune (a Bodio è al 41.64%) e del 30% in dieci: Isone, Lavizzara, Neggio, Airolo, Giornico, Bosco Gurin, Grancia, Riviera, Canobbio, Faido. In due però (Miglieglia e Mergoscia) non arriva al 5% e in altri 11 si ferma tra il 5 e il 10%.

La Lega mai sopra il 30%

Le elezioni 2023 hanno visto la Lega dei ticinesi primeggiare in dieci Comuni (Bioggio, Miglieglia, Bedano, Mezzovico-Vira, Personico, Muzzano, Curio, Verzasca, Manno e a Bedigliora con il 18,25% dei voti di lista) ma in nessuno ha conquistato il 30% dell’elettorato. La lista supera il 20% anche a Grancia, Gravesano, Centovalli, Torricella-Taverne, Mergoscia e Monteceneri. Il movimento fondato da Giuliano Bignasca che ha la maggioranza relativa in Consiglio di Stato non arriva al 10% dei voti in 10 comuni, tra cui Cerentino (0,89%) e Linescio (1,11%), le due località in cui ha il minore seguito.

Il PS sotto il 30% a Pollegio

I socialisti lo scorso 2 aprile hanno conquistato la proporzione maggiore di voti a Cerentino dove sono balzati al 34% con una crescita di circa 16 punti rispetto al 2019. La lista si è rivelata quella di maggior seguito anche ad Aranno, Ronco Sopra Ascona e Astano. Di contro canto però è scesa sotto il 30% a Pollegio dove il PS resta il primo partito, ma con il 27,07%, mentre quattro anni fa era ancora al 33,58%. Le urne hanno inoltre confermato che il PS mantiene un buon seguito a Mergoscia, Brusino Arsizio e Terre di Pedemonte con oltre il 20%. A Isone invece non arriva all'1% e risulta sotto il 5% anche a Grancia, Bedretto e Bosco Gurin.

L’UDC conquista un Comune: Bedretto

L'UDC nel 2023 ha fatto un deciso balzo avanti in termini di seguito popolare e di presenza in Parlamento. Un’evoluzione che, per la prima volta, l’ha portata ad essere la principale forza di un Comune ticinese. È successo a Bedretto dove la lista democentrista ha ottenuto il 36,15% dei voti. Colpaccio invece solo sfiorato a Orselina dove l’UDC è balzata al 18%, fermandosi però mezzo punto dietro al PLR. A confermare la crescita generale del partito presieduto da Piero Marchesi vi è anche il fatto che in praticamente tutti i 106 comuni ticinesi ha ottenuto almeno il 5%. Le uniche eccezioni sono Linescio (0,49%) e Giornico dove si ferma al 4,68%. Un risultato migliore di quello di un partito di Governo: il PS.

Nessun comune si tinge di verde

I Verdi hanno ottenuto i loro risultati più brillanti ad Astano, Bedigliora e Arogno. Nelle tre località hanno superato il 10% dei voti, ma in nessuna risultano il primo partito (ad Astano sono terzi dietro a PS e UDC). Il discorso ecologista non ha invece quasi seguito in Alta Vallemaggia: a Cerentino, Bosco Gurin e Linescio i voti della lista verde non arrivano all'1%.

Più o meno le stesse percentuali ottenute dall’altra formazione ecologista: i Verdi liberali che hanno il loro maggiore seguito a Orselina (5,62%), ad Aranno (4,95%) e a Comano (4,52%).

HelvEthica oltre il 10% a Campo

Nella stessa zona ha invece raccolto delle belle soddisfazioni HelvEthica Ticino che, se a Cerentino non ha ottenuto neppure in voto, a Campo Vallemaggia ha conquistato l'11,37% degli elettori. Oltre il 5% anche ad Astano, Aranno, Vernate, Onsernone e Orselina.

Torricella-Taverne premia Amalia Mirante e la sua lista

Avanti con Ticino&Lavoro ha costruito il suo successo che si è tradotto nella conquista di tre seggi in Gran Consiglio soprattutto in una decina di Comuni dove ha ottenuto più del 6% dei voti di lista.

A Torricella-Taverne - il Comune di Amalia Mirante – alla sua prima uscita la nuova formazione ha superato il 10% arrivando a sfiorare il risultato del PS. Tra i Comuni dove la formazione è andata particolarmente bene figura anche Lumino. Nel paese della neoeletta consigliera di Stato socialista Marina Carobbio, Avanti con Ticino&Lavoro ha ottenuto il 6%.

Gli elettori a rivelarsi invece più sensibili agli argomenti e alle candidate presentate da Più Donne sono stati quelli di Astano (5,76%), Paradiso (4,12%) e Arogno (4,02%), mentre non hanno fatto breccia a Cerentino (0,03%), a Bedretto (2,24%) e a Campo Vallemaggia (2,26%).

Le liste della sinistra alternativa mai sopra il 5%

La sinistra alternativa che nel 2019 aveva ottenuto 5 seggi (3 rappresentanti del Movimento per il socialismo e 2 comunisti) non ha visto confermato la tendenza alla crescita in Parlamento in atto da alcuni anni, malgrado complessivamente abbiano ottenuto un risultato leggerissimamente migliore (più 0,01 punti percentuali) rispetto a quattro anni fa (3,62%).

Il seguito elettorale dell’MPS complessivamente è calato dal 2,39 al 1,69%, con risultati che, a livello comunale, si sono attestati tra lo 0% di Cerentino e il 4,91% di Lamone, con meno dell’1% dei voti di scheda in 37 località.

La lista del PC invece è cresciuta, giungendo a sfiorare il 2%. Èil miglior risultato degli ultimi 40 anni. I Comuni in cui i comunisti hanno ottenuto il maggiore seguito sono stati: Astano, Aranno e Pollegio in cui la lista PC-POP ha conquistato tra il 4 e il 5% dei voti. Scarsissimo invece il seguito a Dalpe e Isone dove non ha ottenuto alcuna scheda, ma ha racimolato lo 0,13% dei voti in virtù dei preferenziali andanti ai suoi candidati.

Gli esclusi

Donatello Poggi è rimasto fuori dal Gran Consiglio malgrado le buone votazioni fatte nei quattro comuni della Bassa Leventina (a Giornico, dove è vicesindaco, Dignità ai pensionati è risultata terza con il 13,69%), ma anche a Bosco Gurin, Vernate e Biasca. La mancata conquista di un seggio è stata determinata dal fatto che la sua lista non ha raggiunto l'1% in ben 75 comuni.

Discorso simile anche per Montagna Viva che - malgrado il 14,61% a Cerentino e l'11,97% a Bosco Gurin - non ha ottenuto seggi, a causa del magro bottino registrato dalla lista di Germano Mattei nei 67 comuni (tra cui i centri) dove si è fermata sotto l'1%.

L'unicità di Astano

Il Comune più citato in questa analisi è Astano che si presenta come un caso unico a livello cantonale, non solo perché è l'unico Comune di tutto il Ticino a essere in gerenza. I suoi cittadini spiccano nel panorama politico cantonale per le proprie scelte elettorali. Sono distanti dalla media cantonale e dimostrano una scarsissima fiducia nei partiti di Governo. Una situazione che si manifesta già con il fatto che quasi un terzo dei 128 votanti non ha scelto una lista partitica. Non è un record (il primato è di Linescio e prima di Astano c'è anche Personico) ma il dato va letto considerando anche che nel paese malcantonese PLR, Centro, PS e Lega anche presi assieme non raggiungono il 50%. I socialisti sono il primo partito con il 18,78%. Il secondo è l’UDC con il 15.65%. Gli altri seguono.

Un risultato ben diverso da quello del resto del cantone emerso dalle urne di #Ticino23.

AVVERTENZA: con il collega Roberto Trapletti che ci ha assistito nella costruzione del database che ci consente questo tipo di analisi, abbiamo prestato la massima attenzione alla ripresa dei dati storici dal 2007 con tutte le relative liste e i candidati. Se doveste notare qualche imprecisione segnalatecela a elezioni2023@rsi.ch.

Elezioni cantonali ticinesi 2023

Speciale Elezioni 03.04.2023, 21:05

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