L’Associazione Parc Adula "ha preso atto con rammarico delle recenti prese di posizione degli Uffici federali in relazione alla Charta" (il documento con i dettagli operativi riguardanti il progetto naturale retico-ticinese).
Tra queste, sottolinea
Fabrizio Keller, promotore e presidente di Parc Adula, ai microfoni della RSI, la volontà dell'
esercito di escludere tutta la
Valle del Reno e parte della
montagna Adula dal disegno, cambiandone così in maniera importante la composizione territoriale. Con queste imposizioni non verrebbe più rispettato l'imposto limite del 25% di zone alpine e del 20% di aree boschive, con il rischio di vedere mandato a repentaglio un progetto per il quale "sono stati necessari
17 anni di discussioni, per riuscire a trovare un’
intesa comune tra i numerosi attori presenti sul territorio. Non si può oggi intervenire dall’alto per cambiare tutto questo. Se questi
equilibri vengono rotti, bisognerà ricominciare dall’inizio a ricostruire il consenso. Vogliamo andare al
voto ancora quest’anno e su questo non transigeremo", ha dichiarato Keller.
Fabrizio Keller
La presa di posizione di Berna viene considerata "tardiva", oltre che sorprendente, stando a un comunicato inviato giovedì ai media. L’Associazione "non ha quindi esitato a segnalare la propria preoccupazione" riguardo al metodo utilizzato, oltre che ai contenuti, alla consigliera federale Doris Leuthard, responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni.
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