Ticino e Grigioni

Banche ticinesi in lenta ripresa

Il bilancio del ramo registra un calo di 109 posti di lavoro e la chiusura o l'assorbimento di 3 succursali, ma l'attività sembra rilanciata. Il Luganese traina il settore

  • 13.02.2014, 11:32
  • 30.05.2023, 17:06
banche lugano ticino tp 2.jpg
  • Ti-Press / Gabriele Putzu

Gli affari delle 53 banche attive in Ticino (tre i meno rispetto al 2012 per acquisizioni e una chiusura) sono in lenta ripresa (vedi grafico 2). Emerge dall’indagine congiunturale 2013 dell’istituto KOF di Zurigo ed è quanto comunica giovedì l’Associazione bancaria ticinese (ABT), confermando quanto detto alla RSI una settimana fa da Claudio Generali.

Stabilità che cresce

Lo scorso anno le masse patrimoniali amministrate sono rimaste stabili. Il volume dei crediti alla clientela ha tenuto, anche se i margini di guadagno sono esigui. I prestiti ipotecari delle banche in Ticino hanno raggiunto a fine 2012 la cifra globale di 39,5 miliardi di franchi. Da un lato s’intravedono alcuni miglioramenti sul fronte della clientela svizzera. Tuttavia, si legge nella nota, "le prospettive che riguardano la clientela estera rimangono molto difficili".

109 posti in meno

Gli effettivi sono calati di 109 unità. Quelli impiegati dalle banche sono 6ʹ330, quelli dalle società controllate 601 (1.5% rispetto agli occupati a fine 2012), attestandosi a 6’931 unità. Come specifica l’ABT nel comunicato "la riduzione degli effettivi è inferiore alle attese ed è avvenuta in larghissima misura attraverso la normale fluttuazione del personale". I licenziamenti sono stati pochi. Nel 2013 i disoccupati del ramo bancario erano 183, una ventina in meno rispetto al 2012 (tasso del 2,9%). Le prospettive occupazionali per il 2014 sono incerte.

Red. MM/Da.Pa.

Il luganese traina il settore

Il distretto in cui il settore bancario è più presente rimane il Luganese (75%), seguito nell’ordine da Bellinzonese (9%), Mendrisiotto (8%), Locarnese (6%) e dalla Regione Tre Valli (2%).

L'iniziativa UDC non preoccupa

In Ticino lavorano soprattutto indigeni. Gli svizzeri sono l’83%, gli stranieri con domicilio in Ticino sono il 13% mentre quelli con domicilio all’estero (frontalieri) sono il rimanente 4%. Per questo il “sì” all’iniziativa UDC non preoccupa l'ABT.

L'importanza delle banche

L’importanza del settore bancario è data. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Ufficio federale di statistica, l’apporto all’economia ticinese e al PIL è del 10,9%. La produttività per occupato del settore finanziario rimane alta, quasi doppia rispetto alla media dell’economia ticinese.

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  • Il servizio di Veronica Alippi

    RSI Info 13.02.2014, 18:55

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