Ticino e Grigioni

Gli agenti violenti non ricorrono

La sentenza nei confronti dei due poliziotti comunali di Lugano condannati a 18 mesi sospesi per i fatti di Arogno è definitiva; il Municipio deciderà a breve se licenziarli o impiegarli in altre attività in seno al comune

  • 04.02.2014, 17:23
  • 06.06.2023, 14:48
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  • Ti-Press / Ti-Press

I due agenti della polizia comunale di Lugano condannati per aver sequestrato, picchiato e abbandonato ferito, ubriaco e al freddo in un bosco di Arogno, un cittadino rumeno, non presenteranno ricorso contro la condanna a 18 mesi sospesi. La sentenza crescerà ora in giudicato.

Chiusa la vertenza dal punto di vista giudiziario, la questione ora passa alla politica. Nei confronti dei due poliziotti, la Città aveva avviato una procedura disciplinare, sospendendoli dal servizio.

Da noi contattato, Michele Bertini – membro dell’Esecutivo e responsabile della polizia cittadina – ci ha confermato che nel frattempo è stata aperta un’inchiesta amministrativa per far luce sulla vicenda, nell’ambito della quale saranno sentiti i due condannati. “A breve il Municipio discuterà dei provvedimenti da adottare nei loro confronti, non si esclude nessuno scenario”, ha aggiunto il titolare del Dicastero sicurezza e sport.

L'Esecutivo valuterà dunque tutte le possibili opzioni: i due agenti, ora destinati ad altre attività in seno al Comune, potrebbero continuare a lavorare per la Città, ma anche essere licenziati.

Da.Pa./LudoC.

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