La Direzione RSI ha deciso di ricorrere in Italia contro la decisione del Ministero dello Sviluppo Economico che ha recentemente concesso al Comune di Maccagno, nel Varesotto, un'autorizzazione provvisoria per l'installazione e l'esercizio di un ripetitore nel Comune di Cannobbio in grado di ripetere il segnale RSI solo a Maccagno.
L’azione da parte della RSI si è resa necessaria, prima di tutto, in considerazione della politica applicata dalla SRG SSR in casi analoghi e, d'altra parte, per opporsi all'illiceità di tale autorizzazione che potrebbe avere gravi conseguenze sugli accordi tra RSI e i fornitori di licenze di diritti radiotelevisivi in esclusiva per la Svizzera, in particolare per quanto riguarda Sport e Fiction inseriti nel palinsesto.Programmi spesso visibili prima in Ticino e solo successivamente nei canali italiani.
Il provvedimento del ministero italiano non è mai stato discusso con la SRG SSR ed ora la RSI lo ha impugnato chiedendo al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte (TAR) l’immediata sospensione cautelare, per evitare anche, come sta accadendo, che nuovi Comuni di frontiera si attivino per ottenere concessioni simili.
Red.MM/sdr
Fabio Passera
Il sindaco di Maccagno, Fabio Passera, si dice meravigliato per l’accaduto. “Io mi rapporto con le mie istituzioni – ha detto – è sconcertante venire a conoscenza che il ministero italiano si sia mosso senza i necessari accordi internazionali. Avendo ricevuto un’autorizzazione ero certo che questa tenesse conto di tutti i fattori di legge e di tutti “gli attori” in campo. Sono certo che si troverà una soluzione di buon senso. Qui la nostra gente – conclude Passera – ci perdona le buche sulle strade ma non la mancanza della RSI”.