La Svizzera non rischia la penuria d'acqua almeno sino al 2025, anche se dovessero realizzarsi gli scenari più catastrofici.
Tuttavia, come si osserva nello studio pubblicato dall'Ufficio federale dell'ambiente, se si vuole conservare quantità e qualità del cosiddetto oro blu, occorrerà migliorare la gestione delle risorse e delle infrastrutture.
La canicola del 2003 ha infatti evidenziato che neppure da noi si può fare a meno, in quest'ambito, di una pianificazione accurata. Da un'inchiesta svolta presso i cantoni è risultato che la Confederazione deve assumere un ruolo guida anche in tale contesto.
ATS/dg