Il Ticino a luci rosse fa spesso parlare oltre i confini nazionali. Stavolta tocca al sito di Newsweek. Titolo dell'articolo: "Italy's Sex Workers Take Refuge in Switzerland". Traduzione: "I lavoratori del sesso italiani trovano rifugio in Svizzera".
Il portale statunitense, nel suo articolo, intervista una prostituta frontaliera che cinque giorni la settimana si trasferisce da Como a Chiasso per praticare il mestiere più antico del mondo.
"Le strade in Italia sono pericolose e la Svizzera offre un ambiente lavorativo più sicuro", spiega la ragazza. "Guadagno 8'000 franchi al mese e pago le tasse. Così avrò una pensione, inoltre le spese della telefonia, di viaggio, dei controlli sanitari, quelle per le cure di bellezza e gli interventi di chirurgia plastica sono deducibili dalle imposte", aggiunge.
"In Svizzera la prostituzione è regolarizzata, non come in Italia: basta registrarsi presso la polizia; che puoi chiamare, se hai problemi o sei in pericolo", conclude.
joe.p.