Omar Gonzalez, l'uomo armato di coltello che a settembre aveva scavalcato la recinzione della Casa Bianca, riuscendo a correre per alcuni metri sul prato di uno dei luoghi più protetti del mondo, si è dichiarato venerdì colpevole di ingresso illegale con un’arma pericolosa e di aggressione e resistenza a un ufficiale federale.
Dopo la tentata irruzione, le forze dell’ordine avevano scoperto nell’automobile del 42enne due accette, un machete e 800 proiettili. Barack Obama e la sua famiglia non erano in quel momento all’interno dell’edificio.
La sentenza è attesa per il prossimo 8 giugno. Gonzalez rischia fino a 2 anni e mezzo di prigione. Il fatto è stato il primo di una serie di eventi che ha attirato l’attenzione sulle falle nei servizi di protezione al presidente statunitense.
Reuters/ZZ