Cinema

Licorice Pizza

Travolgente ritratto di un’epoca

  • 15.12.2023, 08:46
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Di: Davide Staffiero 

Venerdì 15 dicembre, 21:00 RSI LA2

Presentatosi sulla piazza con la nomea di enfant prodige ­­– all’epoca del suo esordio, “Sydney”, aveva appena ventisei anni ­­– Paul Thomas Anderson si è subito distinto come artista dalle grandi ambizioni. Da giovane talento determinato a mirare alto, PTA – per usare l’acronimo con cui è altrimenti noto – ha progressivamente staccato il cordone ombelicale dai suoi modelli di riferimento (Altman in primis) per mettersi alla ricerca di una voce personale. Una missione tutt’ora in corso, per nostra fortuna, giacché tra i numerosi meriti del regista c’è senz’altro quello di non essersi mai accontentato. Eclettico come pochi, sempre pronto a esplorare nuovi territori e a reinventare sé stesso, in barba alle aspettative di un’industria che nel binomio “show business” tende a porre l’accento sul secondo termine e a rincorrere di conseguenza l’eterna riproposizione dell’identico, Anderson ha esplorato territori ogni volta diversi, rifuggendo ogni scorciatoia o scelta di comodo. Corale (“Magnolia”), spiazzante (“The Master”, “Vizio di forma”), coraggioso (“Ubriaco d’amore”), epico (“Il petroliere”) ed elegante (“Il filo nascosto”), il suo Cinema ci ha abituati a non dare mai nulla per scontato.

Con “Licorice Pizza” l’autore torna in qualche modo alle origini, ovvero alla natia San Fernando Valley e a quel “Boogie Nights” che a opinione di chi scrive rimane il suo assoluto capolavoro (scritto e diretto da un ventisettenne, non dimentichiamolo). Back to the Seventies, dunque, decade fondamentale nel plasmare l’immaginario andersoniano, qui raccontata con un affetto e una vitalità a dir poco travolgenti, in un flusso all’apparenza disordinato perché lontano dai canoni abituali e appunto per questo libero, vivace, fresco come non mai. Contrariamente a quanto fatto in precedenza, il racconto non si affida a star di richiamo ma si concentra su una coppia di giovani leve quasi del tutto sconosciuta (Cooper Hoffman, figlio-rivelazione del più noto Philip Seymour, già attore feticcio del nostro, e la musicista Alana Haim) attorno alla quale gravita un intero universo – sociale, musicale, di costume. Più “American Graffiti” che “Amarcord”, “Licorice Pizza” è l’efficace rievocazione di un’atmosfera, di un modo di essere, di un’epoca passata e irripetibile letta attraverso il filtro mitizzante del ricordo (negli anni Settanta Anderson era solo un bambino) che invece di trasfigurarla ne esalta l’energia. Un film intriso di cultura pop, pervaso da un’esuberanza contagiosa e, in ultima analisi, consacrazione di un autore maturo, che non ha più nulla da dimostrare e può abbandonarsi al puro piacere di fare Cinema.

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Licorice Pizza

RSI Cultura 14.12.2023, 10:42

  • Golden Globe 2022: candidato come Miglior film commedia, Miglior attore, Miglior attrice e Miglior sceneggiatura

  • Oscar 2022: candidato come Miglior film, Miglior regista e Miglior sceneggiatura originale

  • Satellite Awards 2022: Miglior attrice

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