Filosofia e Religioni

Katharina von Zimmern, l’ultima badessa di Zurigo

Fu grazie a lei che la Riforma zurighese di Huldrych Zwingli poté instaurarsi definitivamente e senza spargimento di sangue

  • 17 aprile, 11:21
  • 17 aprile, 11:23

Katharina von Zimmern, l’ultima badessa di Zurigo  

RSI Cultura 17.04.2024, 11:08

  • Keystone
Di: Gaëlle Courtens

Si chiamava Katharina von Zimmern, era amica di umanisti e riformatori, ma soprattutto era l’ultima badessa del Fraumünster di Zurigo. Se 500 anni fa, la Riforma zurighese di Huldrych Zwingli poté instaurarsi definitivamente, e soprattutto senza spargimento di sangue, ebbene, lo si deve a lei. Katharina von Zimmern era a capo dell’abbazia benedettina fondata nell’874, il Fraumünster, appunto, che ancora oggi sorge sul lato sinistro della Limmat.

Essere la badessa di Zurigo significava anche esserne la Stadtherrin. La padrona della città, con ampi poteri amministrativi e politici. A Zurigo per secoli, e fino al 1524, le badesse del Fraumünster erano tra le persone più influenti della città. Nulla si muoveva senza il loro accordo.

L’8 dicembre del 1524 con un documento ufficiale Katharina von Zimmern cedette le chiavi del suo monastero al governo zurighese. Un gesto clamoroso che permise la dissoluzione dei monasteri. Ma rinunciando volontariamente al suo incarico e ai suoi poteri e possedimenti, l’ultima badessa scongiurò un’insurrezione popolare, e lasciò che la Riforma della chiesa prendesse piede, con le trasformazioni sociali, politiche ed economiche che ne conseguirono.

La storica Irene Gysel, già conduttrice del programma SRF “Sternstunde Religion”, e membro della chiesa riformata spiega: «La parola del documento di cessione che più mi ha colpito è: “è ora”. Nell’atto ufficiale di trasferimento dei suoi poteri alla città, la badessa specificò, cioè, che era giunta l’ora di agire in quel modo. Si è spesso sostenuto che avesse deciso così per favorire i poveri della città, ma non è vero, almeno non è quello che sta scritto nel documento. Semplicemente ha fatto la cosa giusta, nel momento giusto».

Nell’ambito del conflitto tra cattolici e riformati a Ittingen, in Turgovia, 6 mesi prima, a luglio del 1524, si verificò una rivolta di popolo contro la Certosa di Ittingen, messa a ferro e fuoco da tremila simpatizzanti zwingliani. Solo a fatica si evitò una guerra. Dopo il cosiddetto Sacco di Ittingen ci furono disordini anche a Basilea, Berna e San Gallo. Tutti avvenimenti che non lasciarono indifferente l’ultima badessa del Fraumünster, che l’8 dicembre del 1524 decise di cedere i suoi poteri al Consiglio della città di Zurigo, il quale aveva sposato le nuove idee della Riforma religiosa.

Nei prossimi mesi la Città di Zurigo si appresta a celebrare la storica ricorrenza con numerose iniziative.

In programma - nell’arco dei prossimi mesi - con la partecipazione della comunità riformata del Fraumünster e della città di Zurigo - ci saranno visite guidate a tema femminile - i cosiddetti Frauenrundgäge - ma anche spettacoli teatrali, mostre, un oratorio musicale specialmente realizzato per l’occasione. Sempre nel Fraumünster si prevedono anche predicazioni dal pulpito un po’ diverse: in questo quadro sarà per esempio possibile assistere ad un sermone della consigliera federale Karin Keller-Sutter.

Ma soprattutto ci sarà la costruzione di una torre provvisoria accanto alla chiesa del Fraumünster. Una torre di ben 40 metri in ricordo dei due campanili che 500 anni fa contraddistinguevano il Fraumünster.

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