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Sochi, fermata Vladimir Luxuria

L'ex parlamentare italiana è stata portata via dalla Polizia dopo aver esibito una bandiera arcobalento con sopra scritto "è ok essere gay". Attivata l'unità di crisi in Italia

  • 16.02.2014, 21:58
  • 06.06.2023, 13:40
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Vladimir Luxuria in visita a Bellinzona nel 2009

  • Ti-Press/Samuel Golay / Ti

Vladimir Luxuria è stata fermata dalla polizia a Sochi mentre teneva in mano una bandiera arcobaleno con scritto in russo “è ok essere gay”. Lo ha reso noto Flavio Romani, presidente dell'Arcigay-Associazione Lgbt italiana, riferendo di aver ricevuto una telefonata dalla stessa Luxuria che poche ore prima aveva postato anche una sua foto da Sochi su twitter con il commento "alla faccia di Putin". Pare che il gesto dell’ex parlamentare italiana fosse stato pianificato, si trovata infatti in Russia per registrare un servizio della trasmissione italiana "Le Iene".

Anche Imma Battaglia, presidente onorario di "Gay Project", ha reso noto di aver
ricevuto una telefonata analoga. ''É stata arrestata dalla polizia a Sochi - ha detto -
e l'atteggiamento degli agenti é stato brutale e aggressivo. Nessuno parla inglese. Ora si trova da sola in una stanza con luci al neon sulla faccia, presumibilmente in stato di fermo. Chiediamo un intervento immediato del ministro Bonino''.

Lo staff del ministro degli Esteri Emma Bonino ha fatto sapere con un tweet domenica sera che l’unità di crisi della Farnesina, sede del ministero degli Esteri, si è già attivata per il fermo dell’ex parlamentare italiana. Intanto le associazioni gay della vicina Repubblica hanno indetto per domani sera alle 20 un presidio davanti all’ambasciata russa a Roma per chiedere il rilascio.

Red.MM/Ansa/sdr

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