Il sindaco di Londra, Boris Johnson, ha annunciato di essere favorevole alla soluzione "Brexit", vale a dire l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, ma la sterlina gli fa cattivo gioco scendendo, nel cambio con il dollaro, ai valori minimi dal 2009 (guarda il grafico). Gli esperti sostengono che l'uscita dall'UE sarebbe dannosa per il regno.
La sterlina ai minimi dal 2009
"C'è solo un modo per ottenere il cambiamento — ha scritto sul Telegraph —. La storia dimostra che l'UE sta a sentire un popolo soltanto quando dice no. L'occasione per un cambio reale c'è una volta nella vita".
Johnson è in contraddizione con il suo stesso leader di partito e premier David Cameron (conservatore), il quale ha ribadito sempre oggi, lunedì parlando alla Camera dei comuni, che l'uscita "minaccerebbe la sicurezza economica e nazionale e sarebbe un grande salto nell'ignoto", ha detto il primo ministro a favore dell'accordo con Bruxelles (vedi articoli correlati). "Il referendum sulla Brexit del 23 giugno sarà la 'decisione finale' e non ci sarà un secondo negoziato, ha aggiunto.
AFP/Ansa/px
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