Il primo faccia a faccia fra FBI, la polizia federale statunitense, e Apple davanti alla giustizia americana è stato posticipato. La Corte ha accolto infatti lunedì la richiesta di rimandare l'udienza, fissata per le prossime ore, avanzata dal dipartimento di Giustizia.
Le autorità di Washington avrebbero trovato infatti strade alternative per sbloccare l'iPhone del killer di San Bernardino e hanno avviato i test per verificarne l'efficacia. Se i test funzioneranno, l'FBI non avrà bisogno di Apple per entrare nell'iPhone. Cupertino, secondo alcune indiscrezioni, non sarebbe necessaria neanche per condurre le prove.
Nella documentazione depositata in tribunale i legali del dipartimento di Giustizia spiegano che domenica 20 marzo è stato mostrato alle autorità un sistema che consentirebbe appunto all'FBI di "decriptare" l'iPhone di uno degli assassini della strage del 2 dicembre 2015 (14 morti, più i due attentatori).
Reuters/ATS/EnCa