Il gruppo francese Areva, attivo in ambito nucleare e controllato nella misura dell'87% dallo Stato, direttamente o indirettamente, ha confermato mercoledì di aver chiuso il 2014 con una perdita operativa di 2,6 miliardi di euro e una netta di 4,8 miliardi, dovuta in parte ad accantonamenti e svalutazioni di asset, su una cifra d'affari complessiva di 8,3 miliardi. È il quarto esercizio in rosso consecutivo.
Attività in stagnazione, mancanza di competitività e difficoltosa gestione dei rischi inerenti ai grandi progetti hanno portato a una situazione grave, come ha ammesso il direttore generale Philippe Koch. I vertici hanno annunciato un piano di risparmi da un miliardo entro il 2017. Se ci saranno riduzioni di impieghi, non avverranno tramite licenziamenti, ha promesso il ministro del lavoro François Rebsamen. Areva dà lavoro a 45'340 collaboratori, due terzi dei quali in Francia.
pon/AFP/ATS