Economia e Finanza

G20, Obama parlerà di Siria con Putin

La crisi vicino-orientale al centro di colloqui pre-vertice

  • 18.06.2012, 12:30
  • 05.06.2023, 21:17
B. Obama, Los Cabos Mex., 18.6.2012, Rt_.jpg

Il presidente Usa Barack Obama tenterà oggi in Messico di fare pressione sull'omologo russo Vladimir Putin perché ammorbidisca la sua posizione sulla crisi siriana, nel primo incontro tra i due capi di Stato da quando Vladimir Vladimirovich è tornato al Cremlino.

I 2 leader avranno un colloquio di circa un'ora e mezzo prima dell'apertura, nel pomeriggio (ora locale), dei lavori del G20 a Los Cabos, in Messico, come ha reso noto il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov. Se il vertice che si protrarrà fino a domani sarà dominato dal "dossier Europa", la drammatica situazione nel vicino-oriente non verrà certo dimenticata. Tuttavia le possibilità che Obama riesca a convincere Putin ad abbandonare l'alleato siriano e appoggiare nuove misure del Consiglio di Sicurezza ONU contro il regime di Damasco è poco realistica, fanno notare gli analisti.

Un primo test

Dopo giorni di accuse reciproche sulle responsabilità nelle violenze in corso da oltre 15 mesi in Siria, il colloquio tra Putin e Obama metterà alla prova la capacità dei 2 leader di instaurare relazioni di cooperazione non solo sulla Siria ma anche su altre tematiche di carattere bilaterale e internazionale. Sebbene Washington non abbia mostrato l’intenzione di ripetere un altro intervento in stile libico - scenario più temuto dalla Russia - il Cremlino continua a rifiutare di abbandonare il presidente Bashar al-Assad e rischiare di perdere non solo un importante cliente per la sua industria bellica ma anche la sua influenza in Medio Oriente.

La proposta USA per una transizione

I consiglieri della Casa Bianca hanno fatto sapere che contano sull'aiuto di altri leader al G20, come il primo ministro britannico David Cameron, per fare pressione sul Cremlino. Dal canto suo Putin, è forte dell'appoggio della Cina, anche lei decisa a non abbandonare la politica di ostruzionismo al Palazzo di Vetro. Secondo funzionari statunitensi citati dalla Reuters, Obama chiederà a Putin di convincere Assad ad accettare una transizione sul modello yemenita. Per incoraggiare il Cremlino, gli USA hanno assicurato di non avere nessuna intenzione di eliminare l'influenza russa nella regione.

La Russia punta su una Conferenza internazionale

Alle prese con un'inedita ondata di contestazioni in patria, Putin non è intenzionato a fare concessioni che possano apparire come debolezze, al pari di quanto è avvenuto a Dmitri Medvedev quando diede l'appoggio all'intervento in Libia l'anno scorso, di fatto aprendo la strada al rovesciamento di Gheddafi. Mosca ha sempre detto che la cacciata del presidente siriano non può essere una precondizione alla soluzione della crisi e Putin a Los Cabos promuoverà piuttosto l'idea di una conferenza internazionale che includa anche tutti gli attori regionali, primo tra tutti l'Iran. Ipotesi che non trova invece il consenso degli Stati Uniti.

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