Il lungo inverno scorso ha avuto effetto sulle vendite di prodotti petroliferi nel 2013, salite del 4,8% rispetto all'anno prima, a 10,93 milioni di tonnellate. La nafta (olio da riscaldamento extra leggero) in particolare ha segnato una progressione del 15,5% a 3,91 milioni di tonnellate.
Per la seconda volta consecutiva sono aumentati i cosiddetti “gradi giorno di riscaldamento” (+5,%). In una nota odierna l'Unione petrolifera (UP) spiega questa evoluzione con il tempo in parte freddo fino in giugno. Inoltre l'annunciato aumento della tassa sul CO2 per i combustibili dal 1. gennaio 2014 ha condotto a una maggiore domanda a fine 2013.
La maggior parte dei prodotti petroliferi venduti, il 64%, è però costituito da carburanti. Per il diesel risulta un incremento del 4,4%, per il cherosene dell'1%. In calo invece la benzina (-4,6%). Secondo l'UP il motivo sta nella maggiore efficienza in termini di consumo delle nuove auto e nella flessione degli acquisti di vetture potenti.
ATS/Swing