Migliaia di manifestanti hanno appiccato un incendio al recinto dell'ambasciata tedesca a Khartoum, in Sudan. Le immagini trasmesse venerdì pomeriggio dalla TV satellitare al Jazeera mostrano le fiamme a ridosso della sede diplomatica, con una colonna di denso fumo nero che la avvolge.
Situazione critica a Khartoum, uccisi tre manifestanti
Il ministero degli affari esteri tedesco ha comunicato che il personale dell'ambasciata è al sicuro. In precedenza i manifestanti avevano strappato la bandiera germanica sostituendola con una islamica. La folla ha poi attaccato l'ambasciata britannica, dove la polizia è intervenuta con i lacrimogeni per disperdere la protesta.
Diverse centinaia di manifestanti sono quindi saliti su autobus ed automobili e hanno raggiunto la sede diplomatica statunitense che si trova nella periferia della capitale. Nei successivi scontri con le forze dell'ordine, tre persone sono state uccise dagli agenti.
Disordini con un morto nel nord del Libano
Alcune centinaia di persone hanno dato fuoco a un locale della catena di ristorazione americana Kentucky Fried Chicken di Tripoli, principale porto nel nord del Libano. Lo riferisce la TV libanese LBC. Testimoni a Tripoli riferiscono che oltre all'assalto al ristorante si sono verificati scontri tra manifestanti e forze dell'ordine quando i primi hanno tentato di assaltare il locale palazzo governativo, il Serraglio, in pieno centro.
Un dimostrante è rimasto ucciso e due altri feriti. La televisione libanese al Jadid riferisce che 18 agenti di polizia sono rimasti feriti nel respingere questo secondo attacco.
Il Cairo
La tensione è ugualmente esplosa al Cairo, dove è in corso una fitta sassaiola tra manifestanti e forze dell'ordine di fronte all'ambasciata americana. Centinaia di persone protestano davanti l'edificio, dove le forze di sicurezza hanno allestito un muro di blocchi di cemento alto 3 metri. La polizia risponde anche con il lancio di lacrimogeni.
Una taglia sul produttore del film
Membri delle tribù Shinwar e Momand della provincia afghana di Nangarhar hanno annunciato che sulla testa del produttore del film The Innocence of Muslims è stata posta una taglia di 5 milioni di afghani (72'000 euro). Sono centinaia le persone scese in strada oggi nella provincia orientale afghana di Nangarhar gridando slogan anti-americani e bruciando bandiere a stelle e strisce e foto del presidente Barack Obama, in una manifestazione dai toni forti che però non è degenerata in violenza. Lo riferiscono i media a Kabul. Centro della protesta è stato il distretto di Ghanikhail dove, hanno riferito le autorità locali, non si sono registrate vittime né danni gravi.