Economia e Finanza

Timbuctù, tesori distrutti

Cosa c'era nelle biblioteche andate perdute?

  • 29.01.2013, 13:17
  • 05.06.2023, 17:48

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Le chiamano “biblioteche di sabbia”. Contengono i tesori millenari della cultura araba. Manoscritti, libri, incunaboli che per secoli hanno viaggiato con le carovane lungo le rotte del Sahara per poi fermarsi nella mitica Timbuctù.

Lì, nel nord del Mali, in una regione desertica oggi al centro della cronaca per l’offensiva anti-islamista delle truppe francesi e maliane, sono ospitati migliaia di testi, talvolta tenuti in caverne sotterranee per preservarli dal caldo.

Timbuctù, la culla della cultura islamica

Una città, Timbuctù, diventata lo scrigno del sapere islamico e anche pre-islamico. Ma questa località all’inizio del 2012 è stata conquistata dal groviglio di milizie islamiste e tuareg che hanno preso il controllo di tutto il nord del Mali.

Tesori perduti

E ieri, il sindaco di Timbuctù Ousmane Halle Cissè , già intervistato dalla RSI più volte in passato, ha denunciato la distruzione di due edifici che contenevano gli antichi manoscritti. Tra questi, l’Istituto “Ahmed Baba”, il più famoso di Timbuctù, l’unica biblioteca aperta al pubblico.

L’ho visitata nel 2005 e queste sono le immagini di una parte dei tesori esposti. In una delle teche, tra i tanti preziosissimi documenti, un testo originale del filosofo Avicenna. La distruzione di questi testi, ha detto il sindaco, è un crimine contro l’umanità. E senz’altro anche contro la cultura.

Emiliano Bos

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