Sabato mattina l'esercito egiziano ha bloccato al Cairo le principali arterie che conducono alla moschea di Rabaa el Adaweya, incluse le strade che portano al Ministero della difesa e alla Guardia repubblicana, in un clima che continua ad essere di alta tensione.
L'appello di Ban Ki-moon
In una nota diffusa questa notte, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon afferma: "l'Egitto sta attraversando un momento critico, e l'imperativo è di lavorare insieme per ripristinare l'ordine costituzionale ed un governo democratico".
"I leader politici hanno la responsabilità di mostrare con le loro parole e le loro azioni l'impegno per un dialogo pacifico e democratico. - precisa inoltre il messaggio - Non c'è posto per la vendetta".
L'appello degli islamisti
Gli islamisti hanno fatto appello nella notte a mantenere la mobilitazione. «Il partito resterà al fianco dei suoi membri e dei suoi simpatizzanti sulle piazze egiziane fin quando il presidente non sarà riabilitato alle sue funzioni», afferma un comunicato del Partito libertà e giustizia, la forza politica di Mohamed Morsi legataa i Fratelli musulmani.
«Il partito saluta i milioni di egiziani che si sono mobilitati in tutte le province d'Egitto per enormi manifestazioni pacifiche, per esprimere il loro rifiuto del brutale colpo di Stato militare e per il ritorno del presidente Mohamed Morsi alle sue funzioni costituzionali», si legge inoltre nella nota del Partito. «Rispettate il carattere pacifico delle manifestazioni e non cedete alle violenze», chiede infine il partito ai suoi sostenitori.
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