L’assenza di una vera imposta di successione e sulla sostanza in Austria favorisce la concentrazione di ricchezza nelle mani di una minoranza. Il 5% della popolazione possiede oltre la metà dei capitali. Un problema, secondo Marlene Engelhorn, discendente della famiglia fondatrice alla fine dell’800 del colosso chimico BASF. Alla morte della nonna ultranovantenne, nel 2022, ha ereditato una quota di 25 milioni di euro (su un patrimonio totale stimato da Forbes in 4,2 miliardi) che ora intende ridistribuire alla collettività.
La 31enne, che ha anche la cittadinanza tedesca ma è cresciuta a Vienna, ha annunciato martedì che creerà un comitato di cittadini rappresentativo dell’intera società. I cinquanta membri (da lei pagati e indennizzati) si riuniranno in sei fine settimana entro l’estate per decidere a quale scopo (o più di uno) destinare l’ingente somma. Lei non avrà alcun peso sulla decisione. L’iniziativa si chiama “Guter Rat für Rückverteilung”.
Il messaggio politico dell’attivista - già autrice di un libro sul tema - è chiaro: paladina della democrazia e della giustizia fiscale, era già stata nel 2021 fra i superricchi all’origine dell’azione “TaxMeNow”.