In futuro casi come quello accaduto a Phoenix a fine giugno, con decine di aerei rimasti a terra per le temperature troppo elevate che ne hanno impedito il decollo, saranno sempre più frequenti. A dirlo è un team di ricercatori della Columbia University che accende i riflettori sui "rischi ancora inesplorati" dei cambiamenti climatici sul settore dell'aviazione.
Lo studio rileva che il caldo in aumento a causa del riscaldamento globale renderà più difficili i decolli in tutto il mondo. Se la temperatura è troppo alta gli aerei hanno difficoltà a levarsi in volo in quanto il calore riduce la densità dell'aria e, di riflesso, la portanza alare. In una situazione del genere il motore dovrebbe fornire maggiore spinta.
Nei momenti più caldi della giornata dal 10 al 30% dei velivoli potrebbe dover rimuovere kerosene, carico o passeggeri. Oppure si dovrebbe aspettare ore più fresche per volare. A essere più colpiti saranno gli scali con le piste più corte, come LaGuardia a New York, e quelli in zone più calde di altre, come a Dubai.
ATS/Reuters/EnCa