Preoccupazione, attenzione rafforzata ma niente allarmismo né misure straordinarie di sicurezza. È questo il quadro che dipinge il comandante della Guardia Svizzera pontificia Christoph Graf, a proposito del rischio terrorismo. Le preoccupazioni per la sicurezza personale del Papa ci sono sicuramente, ma non si deve esagerare l'allarme, come ha spiegato il comandante Graf, a margine dell'inaugurazione ai Musei Vaticani della mostra "Vita di una guardia svizzera".
L'ufficiale ha detto che il servizio si svolge come prima, anche se osservano con più attenzione ciò che succede fuori dalle mura Vaticane. Quanto al rapporto personale con Papa Francesco, "con lui c'è un rapporto come tra padre e figli, non militaresco: e questo ci piace -afferma il comandante - prima non c'era la possibilità di parlare con il Pontefice e adesso invece sì.
Con questa mostra ai Musei Vaticani -conclude- vogliamo far vedere ai visitatori che anche una guardia svizzera ha una sua vita normale, quotidiana, un lavoro con le difficoltà e le sfide giornaliere".
ATS/sdr