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Italia, il Jobs Act è realtà

Il Senato ha votato la fiducia al Governo Renzi dando il via libera definitivo alla riforma del lavoro

  • 03.12.2014, 21:41
  • 07.06.2023, 01:57
Il voto definitivo al Senato è stato preceduto da duri scontri nel centro di Roma conclusisi con 2 fermi e una ventina di feriti

Il voto definitivo al Senato è stato preceduto da duri scontri nel centro di Roma conclusisi con 2 fermi e una ventina di feriti

  • Keystone

Il Senato italiano mercoledì sera ha dato il via libera definitivo alla delega sul lavoro, ormai meglio nota come come "Jobs Act", per la quale il Governo ha chiesto il voto di fiducia. I sì sono stati 166, i no 112 (1 astenuto). Si tratta della 32esima fiducia incassata da Matteo Renzi che porta a casa la prima tessera del mosaico delle riforme con l'appoggio ''critico'' della minoranza del suo partito che ha votato la fiducia per scongiurare salti nel buio.

Matteo Renzi ha commentato la decisione giunta dopo mesi di tensioni con un tweet: "Il Jobs Act diventa legge. L'Italia cambia davvero. Questa è #lavoltabuona. E noi andiamo avanti". L'obiettivo ora è di approvare prima delle fine dell'anno i primi decreti che tradurranno in pratica i contenuti del "Jobs Act". La riforma è stata ideata, ha fatto rilevare il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, allo scopo di "rendere il mercato del lavoro più chiaro, semplice ed efficiente ed accrescerne, nel contempo, il tasso di equità e di inclusività, soprattutto a vantaggio dei giovani".

Tra le principali novità figurano: le modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (limitazione del reintegro in caso di licenziamenti illegittimi), l'estensione degli ammortizzatori sociali, le nuove regole per il trattamento di disoccupazione, l'introduzione del contratto a tutele crescenti per i neo assunti e il superamento delle collaborazioni coordinate e continuative che attualmente non rappresentano più unicamente una porta per l'ingresso al mondo del lavoro.

Diem/ANSA

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