Le sorti di Brett Kavanaugh (il giudice nominato da Trump alla Corte suprema, accusato di violenza sessuale da tre donne) dovrebbero decidersi nel fine settimana. La nomina dovrà essere confermata in seduta plenaria dal Senato, dove i repubblicani hanno solo un voto di vantaggio; venerdì è previsto il primo voto procedurale, per poi passare al voto finale in aula nella giornata di sabato.
Intanto in una lettera aperta al New York Times, oltre 650 docenti di diritto chiedono che il Senato non confermi Kavanaugh alla Corte suprema. "Abbiamo vedute differenti su Kavanaugh, ma siamo uniti nel credere che egli non abbia il giusto temperamento giudiziario, una delle qualità più importanti per un giudice", si legge nella lettera in cui si spiega che per temperamento giudiziario si intendono anche l'imparzialità e l'obiettività.
E un altro duro colpo all'immagine ormai traballante del giudice arriva anche dall'ex compagno di stanza all'università di Yale, che ha rotto il silenzio e, intervistato dalla CNN, ha affermato che quest'ultimo ha mentito al Senato. "Sotto giuramento Kavanaugh ha detto il falso sulla sua abitudine di bere e su quello che c'era scritto sul suo diario", ha detto James Roche. "E lo ha fatto senza esitazioni e senza riserve - ha aggiunto - mostrando disprezzo della verità'". "Non ho mai davvero socializzato con Brett - ha proseguito - perché era incoerente, instabile, si ubriacava e la mattina faticava ad alzarsi dal letto".
ATS/M. Ang.
Kavanaugh sempre più sotto pressione
Telegiornale 04.10.2018, 14:30