L’Egitto, alla vigilia del terzo anniversario della sua rivolta anti-Mubarak, oggi, venerdì, fai i conti con tre attentati che hanno causato sei morti e decine di feriti. “La situazione è molto tesa”, ci racconta Alessandro Accorsi , freelance italiano e cofondatore di Zeernews.com che vive al Cairo ( ascolta l’audio a lato ).
“Ci si attendeva un attacco… qui c’è molta confusione e rabbia”, afferma dall’altra parte della cornetta del telefono. Il paese, dopo aver archiviato l’epoca Mubarak, poi quella brevissima di Morsi, sembra non aver ancora risolto nulla, ma anzi. Per la prima volta oggi al Cairo è esplosa un’autobomba, esplosione rivendicata dal militanti del gruppo jihadista Ansar Bait al Makdis.
“Sono gli stessi che erano entrati in azione il 5 settembre scorso contro il ministro dell’Interno a Nasr City”, ci spiega Accorsi, “da quest’estate, improvvisamente hanno spostato la loro lotta contro Israele, contro lo Stato egiziano”.
“L’attentato di oggi va letto nella chiave di una polarizzazione crescente”, prosegue il freelance, “la fobia anti-islamista rimane molto forte. Come si comporterà la stampa del paese nel riportare questa notizia? Citerà il gruppo jihadista, ma alla fine collegheranno quanto avvenuto ai Fratelli Musulmani o a un generico nemico islamista”.
Alessandra Spataro
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La situazione al Cairo
RSI Info 24.01.2014, 11:56
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Come si comporterà la stampa?
RSI Info 24.01.2014, 13:01
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Come leggere l'attento odierno
RSI Info 24.01.2014, 12:12
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