Tra il 22 e il 30 ottobre, un incendio di enormi dimensioni, e di probabile origine dolosa, ha devastato le montagne piemontesi della Val di Susa. Partito dai boschi di Bussoleno, il fuoco ha attraversato sei comuni, arrivando otto giorni dopo a lambire le abitazioni di Mompantero, dove nel tardo pomeriggio di domenica 29 circa 500 persone sono state evacuate in via precauzionale.
Mercoledì gli abitanti del borgo sono riusciti a tornare nelle loro case, rimaste intatte grazie all'estenuante lavoro dei vigili del fuoco di Susa. Ma Roccia Melone, la montagna che sovrasta il borgo, è ormai ridotta a un cumulo di cenere, sotto la quale ancora cova un enorme braciere che, al primo soffio di vento, potrebbe innescare un nuovo rogo.
La sindaca Piera Favro ha perciò dichiarato di non ritenere ancora conclusa l'emergenza. Nel frattempo, in tutta la zona crescono i rischi per la salute, con una concentrazione di polveri sottili che nei giorni scorsi ha superato di ben sette volte il limite consentito. E Coldiretti avverte: "Serviranno almeno 15 anni per ricostruire il manto boschivo andato distrutto in Valle".
Antonio Storto