Mondo

Non si placa la protesta in Bosnia

I disordini sono continuati anche in serata soprattutto a Mostar

  • 07.02.2014, 22:15
  • 06.06.2023, 13:36
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Un'immagine scattata questo pomeriggio a Sarajevo

  • KEYSTONE

I disordini, che hanno caratterizzato tutta la giornata di venerdì, sono continuati anche in serata in Bosnia Erzegovina, soprattutto a Mostar. Nel capoluogo dell'Erzegovina,
dopo aver incendiato la sede del governo cantonale, quella dell'amministrazione cittadina e il municipio, i protestanti hanno demolito la sede dell'Hdz (il maggiore partito croato) e incendiato la sede dell'Sda (il maggior partito musulmano) situata nel più stretto centro storico.

Infine, è stata data alle fiamme la sede del Consiglio cantonale e due vicine case private e, per la prima volta, riferisce l'agenzia di stampa Fena, la polizia è intervenuta lanciando lacrimogeni e caricando i protestanti.

A Sarajevo la polizia ha disperso vari gruppi di manifestanti che poi in vari punti del centro cittadino hanno sfasciato vetrine dei negozi e incendiato i cassonetti.

A Zenica e a Tuzla, da dove è partita l'ondata di proteste la situazione è più calma, e la polizia ha fermato almeno otto persone.

Red. MM

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