Mondo

Nuova proposta di cessate il fuoco per Hamas

Tregua di 60 giorni e rilascio degli ostaggi in due tranche - L’evacuazione di Gaza City durerà poco meno di 2 mesi

  • 2 ore fa
  • 2 ore fa
672487655_highres.jpg

Veicoli blindati israeliani nei pressi del confine con Gaza, nel sud di Israele

  • EPA/ABIR SULTAN
Di: ATS/ANSA/AFP/joe.p. 

Un nuovo spiraglio diplomatico si apre nel conflitto tra Israele e Hamas. Secondo quanto riferito da un funzionario palestinese all’agenzia AFP, i negoziatori di Hamas presenti al Cairo hanno ricevuto una proposta aggiornata per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il piano prevede una tregua di 60 giorni e il rilascio degli ostaggi in due fasi. “Si tratta di un accordo quadro che potrebbe aprire la strada a negoziati per un cessate il fuoco permanente”, ha spiegato la fonte, che ha chiesto di restare anonima. Hamas, ha aggiunto, avvierà consultazioni interne tra i suoi leader e con altre fazioni palestinesi per valutare la proposta.

Sul fronte opposto, Israele sembra invece intensificare i preparativi militari. Il capo di Stato Maggiore dell’IDF, Eyal Zamir, ha approvato un piano operativo per l’occupazione di Gaza City, che sarà presentato domani al ministro della Difesa. Lo riferisce Channel 12, secondo cui Zamir avrebbe indicato che l’evacuazione della popolazione durerà meno di due mesi, al termine dei quali le forze israeliane procederanno con l’accerchiamento e l’ingresso nella città.

Nel frattempo, la situazione umanitaria nella Striscia continua a peggiorare. Padre Gabriel Romanelli, parroco della chiesa della Sacra Famiglia nel quartiere al-Zaytun a Gaza, ha raccontato le difficoltà vissute dalla comunità locale. “La vita qui è molto, molto difficile”, ha detto il sacerdote argentino. “È arrivato un ordine di evacuazione per tutto il quartiere e stanno iniziando a distribuire tende. Può sembrare una buona notizia, ma è legata all’evacuazione dell’intera città. Dove potranno andare 2,3 milioni di persone?”

Durante la messa domenicale, un’esplosione ha danneggiato un serbatoio d’acqua vicino alla parrocchia. “Fortunatamente non ci sono stati feriti, solo danni materiali”, ha raccontato Romanelli, parlando di “un’altra domenica di guerra”. Il parroco ha anche sottolineato segnali contrastanti: “Un’associazione ha distribuito un po’ di verdura, pomodori e patate, e la gente era contenta. Ma poi è arrivato l’ordine di evacuazione”.

A un mese dall’attacco subito dalla parrocchia il 17 luglio, Romanelli ha ricordato che “i bambini hanno bisogno di tutto”. Sulla situazione generale del conflitto, ha commentato: “Non c’è accordo. Non vogliono liberare gli ostaggi, o solo in parte. L’altra parte dice ‘tutti insieme’. L’unica certezza è che le bombe continuano a uccidere civili, bambini. I numeri sono terribili”.

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha comunicato che cinque palestinesi, tra cui due bambini, sono morti per malnutrizione nelle ultime 24 ore. Il bilancio totale delle vittime per fame e malnutrizione dall’inizio delle ostilità sale così a 263, di cui 112 bambini.

Sempre Al Jazeera riferisce che almeno 17 palestinesi sono stati uccisi oggi all’alba in attacchi condotti dall’esercito israeliano. Otto di loro sarebbero morti mentre attendevano la distribuzione di aiuti umanitari.

02:24

Gaza, approvato il piano di Netanyahu

Telegiornale 13.08.2025, 12:30

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare