La Corte suprema canadese ha abolito venerdì tutte le restrizioni sulla prostituzione. Fra queste si trovano, ad esempio, la messa al bando dei bordelli e dell’adescamento nelle strade, misure che i giudici hanno considerato violassero di maniera incostituzionale la sicurezza delle prostitute stesse.
La decisione, che avrà effetto fra un anno, è stata presa all’unanimità. I giudici hanno invitato il Parlamento a trovare nel frattempo un altro modo per regolamentare il mercato del sesso se mai decidesse di farlo.
La prostituzione in Canada è tecnicamente legale ma molte attività ad essa legate, come trarre guadagno dalle prestazioni sessuali effettuate da un’altra persona, sono invece considerate illegali. La corte ha giudicato che le disposizioni attuali siano troppo imprecise o sproporzionate e le ha dunque invalidate.
afp/reuters/ZZ
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