Il grande concilio della chiesa ortodossa, alla quale fanno capo circa 250 milioni di fedeli, si è aperto oggi, domenica a Creta, dove dovrebbe celebrarsi la riconciliazione tra le varie chiese nate dopo il distacco dalla chiesa cattolica nel 1054. L'incontro, considerato di portata storica, proseguirà fino al 27 giugno, ma rischia di non dare i frutti sperati anche da Papa Francesco che in un appello lanciato su Twitter, ha esortato i fedeli cattolici ad unirsi ai confratelli ortodossi in preghiera.
A Creta l’assenza di rappresentati di notevole peso rischia di compromettere gli sforzi fatti per preparare il concilio e per ravvicinare le varie anime dell’ortodossia che rappresenta la terza chiesa cristiana per numero di federali dopo la cattolica e le riformate. Non ci sono tanto il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill quanto i rappresentanti delle chiese di Antiochia, Bulgaria e Georgia. E dire che, come sottolineato dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, pochi mesi fa erano tutti d’accordo nella necessità di superare le divisioni dell’ultimo millenio.
Diem/ATS