Rubare per fame non è reato. A sancire questo concetto, in Italia, è stata la Cassazione, che lunedì ha annullato completamente la condanna per furto inflitta dalla Corte di Appello di Genova a un giovane straniero senza fissa dimora, affermando che non è punibile chi, spinto dal bisogno, ruba al supermercato piccole quantità di cibo per “far fronte” alla “imprescindibile esigenza di alimentarsi”.
Con questo verdetto la Suprema Corte ha quindi giudicato legittimo non punire un furto per fame del valore di 4 euro per wurstel e formaggio.
Non è invece dato sapere, per il momento, quanto sia costato allo Stato italiano il procedimento giudiziario arrivato fino al terzo, e ultimo, grado di giudizio.
ANSA/ludoC